I Fenici scelsero l'isola di di Sant'Antioco per fondare, nell’VIII secolo a.C, la loro prima città sarda, Sulky, da cui deriva il nome del territorio sud-occidentale dell'isola. La città conserva tuttoggi testimonianze archeologiche di tutte le culture che qui si sono succedute, tra queste spiccano il tofet di età fenicio-punica e la necropoli punica. Sulky rappresenta la città più antica non solo della Sardegna ma d’Italia. Il ritrovamento di un’antica anfora, una ceramica fenicia, datata addirittura all’800 a.C., testimonia infatti che il sito era già frequentato in un'epoca in cui, invece, in Italia non c’erano altri centri abitati. Il tofet ( necropoli-santuario dovevenivano sepolti i bambini nati già morti o defunti poco dopo la nascita) si trova nell'estrema periferia dell’abitato, ai piedi di una roccia trachitica. La necropoli punica (inizi V- fine III sec. a.C.) è ritenuta una delle più importanti del Mediterraneo, per estensione e tipologie. In età cristiana (secc IV-VII d.C.) una parte delle tombe ipogeiche furono unite con l’apertura di passaggi nelle pareti in comune: si tratta dell’unico caso di presenza di catacombe in Sardegna.
Visite guidate/escursioni a cura della Cooperativa Archeotur scarl
Telefono museo: 3897962114 -078182105
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Coordinate: sessagesimali 39°4′0″N,8°27′0″E - decimali 39.066667°,8.45°